Questo libro
è dedicato a tutti i torinesi e ai turisti
che almeno una volta
hanno bevuto a garganella
al getto rinfrescante di un torèt
PRESENTAZIONE
Questo libro è una monografia storico-fotografica dedicata ai torèt, le tipiche e storiche fontanelle torinesi, in ghisa smaltata color verde bottiglia, disseminate nelle vie, nelle piazze e nei giardini della città.
Sono caratterizzati da una piccola testa di toro, dalla cui bocca esce un getto di acqua fresca: zampillo costante, senza soluzione di continuità, fin da quando sono stati posizionati all’angolo di una strada o sul bordo di un viale (i primi torèt fecero la loro comparsa cento e venti anni fa almeno).
Sono lì da un tempo ormai lontano, patinato. L’acqua dei torèt ha dissetato i nostri bisnonni, i nostri trisavoli; a quei torèt abbiamo bevuto da bambini, accarezzando con la mano la testa del toro, e chinando il capo sudato per sorbire l’acqua dal getto fluente, dopo una corsa ai giardini o una partita a pallone sui viali; a quello zampillo incessante, attingevano le famiglie che non erano dotate di acqua corrente in casa, riempendo secchi e bottiglie per farne scorta.
Ai torèt i conduttori di carrozze facevano abbeverare i loro cavalli. Ai torèt gli operai si rinfrescavano il volto e le braccia all’uscita dalle fabbriche; a quelle fontanelle, nei mercati, i venditori di acciughe lavavano le loro mani, intrise di scaglie di pesce; al getto dei torèt si bagnavano la fronte i carbonai e i venditori di legna. Immagini di un mondo di ieri, ma estremamente nitide e vere.
Eppure i torèt sono ancora lì, oggi come allora, per dissetare i torinesi di ogni età nelle afose giornate estive.
Oggi l’acqua è diventata un bene prezioso, raro, e tante fontanelle possono essere considerate un lusso persino per una città come Torino, che ha il privilegio di essere posizionata in un declivio ricco di falde acquifere, di fiumi e di torrenti.
Ma i torèt sopravvivono, perché sono il simbolo di una cultura che i torinesi non voglion perdere. E che incanta i turisti: in nessun’altra città al mondo sono disseminate tante fontanelle a getto continuo sul territorio urbano.
Un patrimonio culturale, tutto torinese, che deve essere difeso e valorizzato. Un valore al quale i torinesi non rinuncerebbero mai.
Ecco perché si è voluto pubblicare questo libro: per rendere un tributo al torèt, simbolo di cultura e di storia, e farlo conoscere, anche al di fuori della nostra città e della nostra regione, e per fornire ai lettori, ai residenti e ai turisti, notizie storiche non sempre conosciute, corredandole di immagini fotografiche suggestive.
Sergio Donna
Presidente Associazione Monginevro Cultura
Storia, Cultura e Tradizioni del territorio
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Il libro è disponibile anche via Internet: www.ilmiolibro.it
Foto di Vittorio Greco: Torèt, Corso Matteotti ang. Corso G. Ferraris