È uscita
LA MONOGRAFIA bilingue
“STATUE ‘D TURIN | STATUE DI TORINO”
È il sesto volume della collana “Bellezze di Torino | Blësse ‘d Turin”
A cura diËl Torèt | Monginevro Cultura, in collaborazione con ANSMIe con il patrocinio del Centro Studi Piemontesi | Ca dë Studi Piemontèis, è uscita la Monografia “STÀTUE ’D TURIN | STATUE DI TORINO”, congiuntamente all’omonimo e ormai tradizionale Armanach Piemontèis 2024 da collezione, quest’anno dedicato alle statue di Torino.
Le due eleganti pubblicazioni sono disponibili separatamente, ma insieme si integrano in un originale e raffinato “pendant” e costituiscono una ghiotta novità editoriale, assolutamente da non perdere.
«La collana di monografie sulle bellezze artistiche, architettoniche e naturali di Torino “Blësse ‘d Turin | Bellezze di Torino” si arricchisce quest’anno di un nuovo volume, che dei titoli precedenti ripropone la consueta, elegante e curata veste grafica.
L’autorevole e affiatata squadra di redattori è composta da Piero Abrate, Francesco Albano, Luigia Casati, Sergio Donna, Achille Maria Giachino, Stefano Garzaro, Milo Julini, Ezio Marinoni e Danilo Torrito. La squadra è sostanzialmente sempre la stessa, con qualche nuovo innesto, perché si sa: squadra vincente non si cambia. Così come non sono cambiati i fotoreporter: Carla Colombo, Vittorio Greco e Beppe Lachello.
Un format ormai sperimentato, che identifica con un comune family look, i volumi di questa pregiata collana, tutti in carta patinata e con tante fotografie a colori. La collana è curata da Monginevro Cultura, Associazione Culturale Torinese no profit che si propone di promuovere le primizie artistiche, architettoniche e naturali del territorio, ma anche il prezioso patrimonio linguistico e letterario regionale.
Dopo Torèt (Le fontanelle verdi di Torino), Portoni di palazzi di Torino, Chiese, campanili e campane, Giardini di Torino, Fontane di Torino, ecco dunque le Statue di Torino brillare sotto le luci della ribalta.
Le statue della città sono raccontate per temi e soggetti omogenei, con 50 paragrafi raggruppati organicamente in 6 capitoli. Alcuni di questi paragrafi, firmati da circa 10 coredattori, studiosi, giornalisti, ricercatori storici, presentano congiuntamente anche la versione in piemontese. Gli articoli bilingui sono gli stessi che sono stati pubblicati sull’ArmanachPiemontèis, curato annualmente da Monginevro Cultura, prestigioso Calendario che esce contestualmente alla monografia, e che della monografia tratta, sia pur in modo meno dettagliato, com’è ovvio che lo sia per un Armanach, lo stesso tema.
Siamo certi che anche il volume “Statue di Torino”, ricco di fotografie e notizie, incontrerà il favore dei nostri Lettori. Del resto, sono proprio Loro che ci hanno spinto a continuare su questo cammino, sull’onda dei consensi che ci sono pervenuti per le precedenti edizioni.
A tutti, Torinesi, Piemontesi e Turisti, auguro dunque una buona lettura, convinto che in ogni paragrafo di questo libro potranno cogliere almeno un’inedita curiosità, una spigolatura, una notizia o un aneddoto semisconosciuto che possa stupirlo almeno un po’».
Sergio Donna
«L’elegante Armanach bilingue (italiano-piemontese) contiene 365 proverbi in lingua piemontese (per la precisione, quest’anno sono 366 perché il 2024 è un anno bisestile), 70 suggestive fotografie di statue di personaggi illustri, scattate da Carla Colombo, Vittorio Greco e Beppe Lachello, una poesia di Sergio Donna e dieci articoli bilingui (italiano-piemontese) dedicati alle statue di Torino, scritti da una squadra di nove prestigiosi redattori (Piero Abrate, Francesco Albano, Luigia Casati, Sergio Donna, Achille Maria Giachino, Stefano Garzaro, Milo Julini, Ezio Marinoni e Danilo Torrito).
L’équipe della redazione è composta da scrittori, storici, giornalisti e piemontesisti, che hanno rispolverato curiosità, aneddoti e approfondimenti storici sui vari personaggi cui le statue sono dedicate.
Le versioni degli articoli in lingua piemontese sono di Vittoria Minetti, esperta e appassionata docente di Lingua piemontese.
L’Armanach Piemontèis 2024, a tiratura limitata, è un’opera completamente illustrata e molto curata dal punto di vista tipografico. Rappresenta una pubblicazione di notevole valore storico-culturale. Il Calendario è tutto a colori, in carta patinata, con una grafica elegante e raffinata. Un’opera da conservare nel tempo per i suoi contenuti culturali.
Per chi ama la lingua piemontese e le bellezze del patrimonio artistico-storico-culturale torinese, l’Armanach può rappresentare un regalo molto originale da fare a se stessi, o da offrire ad amici e conoscenti come insolita strenna natalizia».
Sergio Donna
Info e prenotazioni:
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