Monginevro Cultura, Associazione sensibile ad ogni iniziativa volta a promuovere il patrimonio poetico-linguistico-culturale e musicale in lingua piemontese, aderisce al progetto “I Venerdì della Cultura Regionale”, realizzato da Piemonte Cultura per la stagione 2018/2019 con il Patrocinio Gratuito della C3 della Città di Torino.
Trattasi di una serie di appuntamenti culturali gratuiti di Canzoni, Danza, Poesia e Teatro della tradizione popolare piemontese che coinvolgono molte Associazioni e Compagnie teatrali particolarmente attive sul Territorio, a titolo gratuito, nel Piccolo Teatro delle Officine Folk (Ex bagni Municipali) al civico 8 di Via Luserna, Torino.
Gli spettacoli sono volti a valorizzare nuove proposte poetiche e musicali in lingua piemontese, congiuntamente alla riscoperta delle poesie classiche della Letteratura piemontese.
Commedia Musicale Venerdì 7 DICEMBRE, ore 21.00
Commedia musicale
“BLAMBLINÈIDE”
di Giuseppe Novajra.
Rivisitazione in piemontese dell’Odissea di Omero.
Canzoni e poesie originali di Beppe Novajra (voce e chitarra)
Immagini e illustrazioni di Grazia Raffaelli (in arte Graf)
Voce recitante: Sergio Donna
Con Ulisse che parla in piemontese sulle onde del mare
Venerdì 7 Dicembre 2018 è stata presentata al Piccolo Teatro delle Officine Folk la prima assoluta della commedia musicale in piemontese “Blamblinèide”, di Giuseppe Novajra, per la regia di Anna Perrini, a cura della Compagnia Teatrale “Gli Instabili”.
C’è anche un sottotitolo, molto efficace, che spiega il titolo un po’ enigmatico: “Da sì, da là, Ulisse a va an girola”. Blambliné (o bambliné) in piemontese significa far flanella, prendersela con comodo. In effetti, il viaggio di ritorno di Ulisse da Troia durò la bellezza di 10 lunghi anni.
Piacevoli i testi (in endecasillabi in rima); molto orecchiabili i brani musicali ed i vari leitmotiv della commedia: azzeccato e coinvolgente, in particolare, quello che fa: “Ël mar a s’àussa e peui as bassa: costa a l’é l’onda, l’onda dël mar”.
Voce recitante: Sergio Donna. Luci e suoni di Andrea Tartari.
Attribuita (come l’Iliade) ad Omero, l’Odissea fu scritta tra il IX e l’VIII secolo a. C. Il poema è ambientato negli anni successivi alla Guerra di Troia, che si svolse, probabilmente, tra il 1194 a.C. e il 1184 a.C. Il pretesto di questo lungo conflitto tra Greci e Troiani fu il rapimento da parte di Paride della bellissima Elena, moglie di Menelao, re di Sparta. A guerra finita, Ulisse (ideatore del geniale e risolutore stratagemma del cavallo di Troia) prende la rotta di Itaca, al comando di una flotta di 12 navi, con un seguito di 500 uomini. Ma il fato gli è ostile e riuscirà a far ritorno alla sua Itaca solo dopo un avventuroso peregrinare durato dieci anni e dopo aver perso tutti i suoi compagni. Dieci anni di guerra, e altri dieci di peripezie e tragedie prima di approdare alla sua amata isola. Solo con l’aiuto della dea Minerva, Ulisse riesce ad aver ragione dei Proci che insidiano Penelope. A porte chiuse, Ulisse, il figlio Telemaco, e il fedele servo Eumeo consumano nel palazzo reale la vendetta, uccidendo tutti i principi che anelano al trono di Itaca.
La commedia “Blamblinèide” racconta tutto questo in piemontese: una lingua a tutto tondo (non un semplice dialetto) in grado di esprimere qualunque concetto, qualunque sfumatura, qualunque emozione, anche le fantastiche avventure del più noto poema epico della storia, e di stupire piacevolmente gli spettatori.
(Ufficio Stampa Monginevro Cultura | 8 dicembre 2018)