LO SCUDETTO REVOCATO

LO SCUDETTO REVOCATO, di Sergio Donna

Presentazione di Mario Parodi
Introduzione di Piero Abrate

Romanzo di Sergio Donna ispirato al presunto illecito sportivo che portò alla revoca del primo scudetto conquistato sul campo dal Torino FC, vincitore del Campionato di Calcio 1926-1927
Per info: segreteria@monginevrocultura.net

LO SCUDETTO REVOCATO
“Lo scudetto revocato”: questo è il titolo che spicca sulla patinata copertina granata del nuovo accattivante romanzo di Sergio Donna.
Ecco come l’Autore sintetizza la storia:

“Tra il 1926 e il 1928 si snoda la tenera storia d’amore tra un laureando in Ingegneria del Politecnico di Torino, Francesco Gaudioso (di origini siracusane) ed una giovane biondina trevigiana, Edvige Gardin, impiegata alla Snia Viscosa.
Entrambi si sono trasferiti a Torino: Francesco per motivi di studio; Edvige perchè la sua famiglia ha lasciato il Veneto per cercare fortuna in Piemonte. Quell’amore s’intreccia con la crescente passione della coppia per una squadra di calcio, il Torino FC, capace di conquistare due scudetti consecutivi e di mandare in visibilio i tifosi granata sugli spalti del Filadelfia con il “Trio delle Meraviglie” di Libonatti, Rossetti e Baloncieri.
Le vite di personaggi di fantasia si intersecano nel romanzo con quelle di reali personaggi storici, dando vita ad un racconto avvincente e sempre in bilico tra storia reale e verosimiglianza narrativa.
Per un presunto illecito sportivo, il tricolore conquistato dal Torino nel Campionato di Calcio 1926-1927 viene scucito dalle maglie granata, con una sentenza emessa dalla FIGC nella Casa del Fascio di Bologna nel novembre 1927. Il giudizio viene emesso a porte chiuse (in base ad un processo sommario, basato su opinabili indizi e senza lo straccio di una prova provata). Il Direttorio Federale è presieduto da Leandro Arpinati, podestà di Bologna, Vice Segretario del Partito Nazionale Fascista, e sfegatato tifoso della forte squadra feslinea, rivale del Torino.
Francesco, convocato come testimone oculare di un presunto scambio di una bustarella tra un dirigente del Torino e il forte terzino della Juventus Luigi Allemandi, rischia grosso in questa vicenda, ma alla fine ne uscirà senza gravi conseguenze.
La sua storia d’amore per Edvige e il Torino, intanto, continua.
Per ora, però, non posso dirvi altro. Ma presto ne saprete di più. Estote parati”

                                                                                                                                                                                Sergio Donna

Ufficio Stampa Monginevro Cultura
LO SCUDETTO REVOCATO
, di Sergio Donna
self-publishing a cura dell’Autore | con il patrocinio di Monginevro Cultura

info: ufficio.stampa@monginevrocultura.net

Prefazione

 Sergio Donna con questo libro riesce a riportarci nell’ambiente torinese del secondo lustro degli Anni Venti del Novecento, ricamando con perizia narrativa e affettuosa partecipazione vicende storiche e aspetti romanzeschi.

 “Lo scudetto revocato” ruota inevitabilmente sulla figura dello studente universitario

Francesco Gaudioso, testimone del passaggio di una busta dal misterioso contenuto fra il dirigente del Torino FC Guido Nani e Luigi Allemandi, forte terzino della Juventus.

 Rimane impresso nel lettore il sostanziale disincanto con cui il giovane siciliano affronta una vicenda tanto imprevista quanto paradossale.

 È come se incontrassimo, per magia, un caro amico che ci fa partecipe della sua tenacia intellettuale, del suo tenero innamoramento per Edvige Gardin, della sua genuina e sana fede calcistica per i colori granata, del suo inossidabile ottimismo.

 E insieme a lui ci troviamo in una Torino viva, propositiva, amante del lavoro, faro di libertà.

 Mario Parodi

Scrittore e Storico dello Sport

 

1926-1927. Balcics, Franzoni, Sperone, Martin II, Vezzani, Rossetti, Baloncieri, Staccione, Janni, Libonatti, Bosia, Pretti. Da: Il Toro, una storia senza fine, di Gian Carlo Morino, 1° Volume

Presentazione

 Se provate a scorrere l’Albo d’oro del massimo Campionato di calcio italiano, soffermandovi sulla stagione 1926/27, vi accorgerete che manca il vincitore.

 Il motivo è semplice: quella stagione si giocarono regolarmente tutti gli incontri, ma il titolo, conquistato sul campo dal Torino FC, venne revocato a causa di un presunto illecito sportivo. 

 Di quella formazione granata, allenata dall’ungherese Imre Schoffer, faceva parte il “Trio delle Meraviglie”, composto dall’argentino Julio Libonatti, dal piemontese Adolfo Baloncieri e dal ligure Gino Rossetti. Il Trio delle Meraviglie: Adolfo Baloncieri (C), Julio Libonatti (A), e Gino Rossetti (C), in una foto scattata all’inizio del Campionato 1927-1928

 Un grande giornalista e stratega del calcio come Vittorio Pozzo ebbe a definire qualche anno più tardi i componenti di quella squadra come “gli artefici del primo vero Grande Torino”.

 Attorno a questa vicenda, dibattuta da sempre, Sergio Donna, con un’intrigante narrazione in bilico tra realtà e finzione narrativa, intreccia le storie di personaggi veri con quelle di personaggi creati dalla sua fantasia.

 Personaggi che si muovono in un’Italia dove il regime fascista sta consolidandosi e dove chi non riga dritto finisce per essere “castigato a suon di olio di ricino”.

 

Piero Abrate

Scrittore ed ex giornalista de La Stampa e Stampa Sera

Il Presidente del Torino, Conte Marone, presenta al Principe di Piemonte Umberto la squadra del Torino FC, vincitrice dello scudetto del Campionato 1926-1927, poi revocato. Immagine scattata al Motovelodromo di Corso Casale, a Torino. Da: Il Toro, una storia senza fine, di Gian Carlo Morino, 1° Volume

Ascolta la canzone del cantautore Beppe Novajra dedicata al Torino Football Club del 1927 e al suo fantastico “Trio delle Meraviglie” (Rossetti, Baloncieri e Libonatti). La musica è di Beppe Novajra, le parole sono di Sergio Donna, autore del libro “Lo scudetto revocato”

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