La monografia “Ponti di Torino | Pont ëd Turin”: l’ultima perla della collana “Bellezze di Torino”, curata da Monginevro Cultura

La monografia “Ponti di Torino | Pont ëd Turin”: l’ultima perla della collana “Bellezze di Torino”, curata da Monginevro Cultura

 

PRESENTAZIONE

Con quest’ultima monografia sui “Ponti di Torino | Pont ëd Turin”, si allunga di una perla la collana “Bellezze di Torino | Blësse ‘d Turin” di pubblicazioni bilingui (Italiano e piemontese) dedicate alle bellezze artistiche, architettoniche e naturali della città. Una collana che si presenta con un format editoriale maneggevole (formato quadrato, 21 x 21), che caratterizza tutti i volumi che ne fanno parte, tutti in elegante carta patinata e con tante fotografie a colori. La collana “Bellezze di Torino | Blësse ’d Turin” è curata da Monginevro Cultura, Associazione Culturale Torinese no profit che si propone di promuovere le primizie artistiche, architettoniche e naturali del territorio, ma anche il prezioso patrimonio linguistico e letterario regionale.

DopoTorèt (Le fontanelle verdi di Torino), Portoni di palazzi diTorino, Chiese, campanili & campane, Giardini di Torino, Fontane di Torino, Statue di Torino – afferma Sergio Donna, presidente dell’Associazione Monginevro Culturasiamo orgogliosi di presentare ai nostri Lettori il settimo volume, intitolato “Ponti di Torino | Pont ëd Turin, che com’è tradizione della collana di cui fa parte, propone molti capitoli bilingui, quelli pubblicati anche sull’omonimo Armanach Piemontèis, con il quale la monografia fa parure”.

Torino è una delle poche città al mondo, forse l’unica, che è bagnata da ben quattro corsi d’acqua: a Est il Po, che costeggia la collina; a Settentrione la Dora, che penetra da Ovest nei quartieri settentrionali della città; più a Nord, la Stura di Lanzo; e a Sud il Sangone.

Quatror fiumi per dare alla città un insolito primato (Venezia a parte, naturalmente): i suoi 40 ponti.

Che poi, in verità, sarebbero molti, molti di più: nel territorio comunale di Torino oltre ai già citati quattro principali fiumi scorrono ben 17 corsi d’acqua collinari, detti “rii”, la cui portata è molto variabile: rio Abegg, degli Alberoni, Cartman, Costa-Parigi, Isabella-San Vito, Mongreno, del Nobile, Paese o di Val Salice, Pattonera, Reaglie, Salino o del Pilonetto, San Severino, Santa Margherita, Sappone, Sassi-Mongreno, Val Piana, Val San Martino, sui quali si contanoanche 60 ponticelli. E poi ci sono almeno 10 passerelle pedonali sui fiumi; per cui a conti fatti,sono circa un centinaio le strutture di attraversamento dei corsi d’acqua. Non è compito di questa monografia farne un’analisi così completa, limitandoci ad accompagnare i Lettori sui 40 ponti di pianura e su alcune passerelle pedonali.

Chi volesse consultare l’intera planimetria del territorio comunale, comprensiva dei ponticelli e delle passerelle collinari che attraversano i rii della collina, la può trovare sul sito ufficiale del Comune, di cui riportiamo il link:

http://www.comune.torino.it/trasporti/bm~doc/planimetriaponti.pdf

In questo volume, i ponti della città sono stati omogeneamente suddivisi in quattro capitoli, uno per ogni corso d’acqua, e presentati in sequenza da monte a valle. Ognuno dei paragrafi in cui si articolano i quattro capitoli del libro è dedicato ad un ponte diverso, ed è firmato da uno degli otto co-redattori che hanno partecipato al progetto editoriale: qualificati studiosi, giornalisti, scrittori, insegnanti, ricercatori storici. Una peculiarità di questa monografia, come di quelle che l’hanno preceduta in questa collana, è che molti paragrafi sono bilingui e alla versione in italiano abbinano anche quella in piemontese. Gli articoli bilingui sono gli stessi che sono stati pubblicati sull’Armanach Piemontèis 2025, curato annualmente da Monginevro Cultura, prestigioso Calendario che esce contestualmente alla monografia.

Ecco perché questa pubblicazione ha un titolo bilingue: “Ponti di Torino | Pont ëd Turin”.

Siamo certi che anche il volume “Ponti di Torino”, ricco di fotografie, curiosità e notizie, incontrerà il favore dei nostri Lettori. A tutti, Torinesi, Piemontesi e Turisti, auguro dunque una buona lettura, convinto che in ogni paragrafo di questo libro potranno cogliere almeno un’inedita spigolatura, una notizia o un aneddoto semisconosciuto che possa stupirli almeno un po’.

Non ci dilunghiamo oltre e lasciamo al Lettore il gusto di approfondire questo insolito viaggio virtuale tra i ponti della nostra città.

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