MERCOLEDÌ LETTERARI AL “DORIA”
Mercoledì 24.07.2024 | ore 17.30-18.30
Mercoledì 07.08.2024 | ore 17.30-18.30
Locale Storico
Via Andrea Doria 2, | Andora (Sv)

Chiacchiere e letture di “VINO & POESIA”
con gli Autori Maria Luisa Alberico e Sergio Donna

Monginevro Cultura d’Estate

In collaborazione con l’Associazione Culturale no profit Monginevro Cultura di Torino e lo storico Caffè Gelateria Doria di Andora (Sv), nel dehors del noto locale andorese che fronteggia il mare, prende il via la mini-rassegna “Mercoledì Letterari al Doria”.

I primi due appuntamenti sono previsti per il 24 Luglio e il 7 Agosto 2024, con inizio alle ore 17.30. In entrambi i pomeriggi i giornalisti e scrittori Sergio Donnae Maria Luisa Albericoproporranno agli ospiti del Locale ‒ nel mentre che degustano un gelato d’eccellenza o sorseggiano, un cocktail, oppure un caffè o un tè accompagnato da deliziosi pasticcini ‒ letture scelte di brani tratti dal libro “Vino è Donna”di Maria LuisaAlberico e di poesie della recente silloge di Sergio Donna, “Sonetti”. I temi dei due incontri, infatti, sono la Poesia e il Vino, declinati in modo conviviale e coinvolgente, con un lieve e piacevole sottofondo musicale, ovvero: Chiacchiere e letture di “VINO & POESIA”.

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L a recente silloge poetica di Sergio Donna, poeta torinese che spazia con pari disinvoltura dalle liriche in Lingua italiana a quelle in Lingua piemontese,“Sonetti | Raccolta di poesie” sarà presentata ad Andora (Sv)nel dehors dello storico locale “Caffè Gelateria Doria”. Un titolo più che appropriato in quanto la raccolta riunisce 50 recenti sonetti in lingua italiana, forma metrica particolarmente amata dal poeta, che così commenta la sua opera:

 

 

 

 

 

 

 

La quarta di copertina della silloge di Donna

 

 

 

 

In questa mia raccolta di 50 liriche si riflettono la mia anima, i miei sentimenti più profondi, le mie angosce, i miei incubi, ma anche il convincimento, forte e radicato, che la Poesia possa aiutarci a guardare le vicende del mondo con filosofia, con una punta di ironia, e con quella fede, robusta e solida, che ci fa credere in un domani più sereno e luminoso”

Dal canto suo, il compianto poeta Innocente Foglio, recentemente scomparso, nella sua Prefazione così commentava questa raccolta poetica

Penso sempre che ogni vita sia un capolavoro letterario, ma non tutti scelgono di scrivere la propria vita. Sergio Donna ha deciso di farlo, facendoci innamorare con il suo stupendo poetare. Perché non può fare a meno di scrivere e di narrare in poesia ciò che i suoi occhi e la sua mente si ritrovano di fronte. Nelle sue liriche emergono immagini e pensieri, legittimati dalla stanchezza o dalla serenità, o da quella saggezza (tanta saggezza) che Sergio Donna porta con sé. A volte nelle sue parole si leggono testamenti, “aneliti di luce”, “pianti catartici”, “sogni d’amore”, imprecazioni taciute, dubbi e nuove certezze, che forse nemmeno l’autore è in grado di rileggere con razionalità. Senza le sue parole sapremmo troppo poco di lui e anche con le sue parole non possiamo che fermarci sulla soglia dei suoi immensi pensieri, ma almeno potremmo sapere da dove provengono le poesie di Sergio Donna che odorano d’antico e sanno di abbracci, di grida e di sospiri infiniti.

Può veramente far bene a tutti noi imbattersi nei versi di questo Benvenuto Cellini che tesse con fili d’oro le sue poesie… Sergio Donna”.

Sergio Donna, Sonetti | raccolta di poesie, Ël Torèt | Monginevro Cultura, Torino, 2023.

Per info e prenotazioni, scrivere a: segreteria@monginevrocultura.net

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Finalmente un libro che ci parla, con un ottica tutta al femminile, del vino, o meglio della cultura del vino. Fresco fresco di stampa, è infatti uscito il volume Vino è Donna | Da baccante a sommelier, a cura di Maria Luisa Alberico, Edizioni Pedrini, 225 pagine, 15 euro.

Il volume è stato presentato in anteprima nella splendida cornice della Sala Convegni “Gattinoni Group” di Via Cesare Battisti 1/f, Torino, nel pomeriggio di Venerdì 1° Marzo 2024, nell’ambito del progetto culturale “Grapes in Town” – Il Piemonte in un bicchiere di vino, con il patrocinio della Regione Piemonte, il sostegno del Gattinoni Group e di altri enti, e nel contesto del Salone del Vino di Torino.

Ha moderato l’incontro la giornalista Mara Antonaccio che ha dialogato con l’autrice. Durante la presentazione è stato messo l’accento sulla crescente “femminilizzazione” del comparto vitivinicolo, ove ormai il 30% delle aziende del settore è gestito da donne imprenditrici, senza contare ovviamente le donne impiegate nella manodopera. L’interesse delle donne per la cultura enologica è in costante incremento ormai da alcuni decenni, e ciò anche grazie all’attività di Enti come l’Associazione Nazionale delle “Donne del Vino”, che annovera più di 1200 adepte: enotecarie, sommelier, viticultrici, leguleie (per affrontare e risolvere i problemi legati alla rigida normativa delle etichette), ecc. Un mondo al femminile che s’impegna con passione e entusiasmo (ma non senza fatica) a rivalorizzare i vitigni autoctoni (spesso in via di estinzione), a farli conoscere, e soprattutto a diffondere la cultura del vino.

Del resto, intuizione, capacità di comporre i conflitti, sensibilità, potere di aggregazione, sintesi degli opposti, vocazione alla conciliazione… ‒ pensateci bene ‒ sono tutti valori femminili ancestrali che, nella notte dei tempi si accentravano in una dea pacificatrice e primigenia, una Natura onnicomprensiva che era anche una Grande Madre che abbracciava e proteggeva tutte le genti.

L’approccio al femminile alla cultura del vino è l’espressione di un anelito filosofico che in fondo si rifà proprio a quel matriarcato naturale originale che regolava gli equilibri del mondo. Sta proprio qui la quintessenza del libro Vino è Donna – Da baccante a sommelier.

Un libro che – precisa l’Autrice, docente sommelier e perito assaggiatore della Camera di Commercio di Torino – non è né sessista e neanche femminista”, ma esalta il ruolo sociale e umanistico che la donna, nel suo approccio alla cultura del vino, può giocare per migliorare il benessere e la conciliazione dei popoli e delle culture. Un ideale matriarcato culturale, che si spera non utopico, dai risvolti benefici, per tornare, sotto certi aspetti, alle origini.

Interessante, poi, in questo libro è la rivalutazione della figura di Diòniso, il dio greco che i Latini chiamarono Bacco, fraintendendo la sua vera identità. Diòniso non è né un gozzovigliatore né un ubriacone: è un dio “umano”, o se si vuole un semidio, in cui la componente femminile della psiche è fortissima. Figlio di una mortale ‒ di cui Giove si invaghì e che mise incinta, e che peraltro fece una brutta fine per la gelosia risaputa di Giunone (la gravidanza venne portata avanti tra i muscoli di una coscia dello stesso Giove, utilizzati come utero) ‒ Diòniso è l’erede dei poteri di quella Grande Madre di cui si faceva cenno poc’anzi.

Quel Diòniso si traveste da donna, ed è circondato da donne (le baccanti), e delle donne possiede la sensibilità e l’intuizione: in lui ci sono tutti gli opposti, perché agisce sempre in posizioni border line. Con il vino sperimenta un altro se stesso: sconfina in quell’universo che sta ai confini della normalità. Ma nell’ebbrezza sa mantere quel tanto di lucidità per capire che sta danzando, come danzano i suoi capelli, sul fragile limite che separa il lecito dall’illecito, in continuo equilibrio tra la dimensione umana e quella divina.

Diòniso (cui Maria Luisa Alberico, dedica ben 3 dei 6 capitoli in cui si articola questo libro dai contenuti e dalla copertina affascinante, disegnata da Rosella Porrati), si conferma dunque “dio del vino e dio delle donne”. Per la proprietà transitiva, allora va da sé: possiamo davvero affermare che il “Vino è Donna”, affermazione che poi è anche, e giustamente, il titolo di quest’opera.

L’Autrice spiega come il vino ci parli del territorio, dei suoi produttori, dei profumi della terra, delle lingue regionali, delle culture locali, ma anche come sia un veicolo di comunicazione tra il terreno e il trascendente. Succede ogni volta che riempiamo un calice, e afferrandone lo stelo, lo solleviamo dalla terra al cielo: alzare un calice è un modo per onorare il vino, ma anche per celebrare noi stessi e brindare alla nostra cultura.

Allora, niente di più appropriato di quel titolo: Vino è Donna, altroché! E niente di più coerente del sottotitolo: “Da baccante a sommelier”: un passaggio, o meglio un’evoluzione spontanea e naturale, e forse inevitabile.

(Ufficio Stampa Monginevro Cultura)

 

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Andora (Sv), 24 Luglio 2024.
Contaminazioni letterarie tra saggistica, giallistica e poetica.

Succede quando una sommelier, un giallista e un poeta s’incontrano nel dehors di un caffè storico, lo storico “Doria” di Andora (Sv), seduti su sedie di vimini intorno ai tavolini, su cui poggiano cabaret di gelati, the con biscotti e caffè.
E può succedere che un pubblico di socievoli astanti si unisca al trio formando un crocchio di amici improvvisati che dialogano tra loro incuriositi e appassionati.
Le letture sono state tratte dalla silloge “Sonetti” di Sergio Donna,
dal libro “Vino è donna” di Maria Luisa Alberico
e dall’ultimo giallo a puntate di Rodolfo Rotondo (“Il capolinea”).
Un piacevole pomeriggio il cui ricordo sarà serbato nel cuore.
Un secondo incontro sullo stesso tema, ma con nuovi brani di lettura, nuove spigolature sul vino, nuove poesie ed altre puntate del giallo si terrà mercoledì 7 Agosto 2024, sempre al Caffè Doria. L’appuntamento è all’ora del the: 17.30-18.30.

(Ufficio Stampa Ass. Monginevro Cultura, Associazione no profit di Volontariato Culturale)

 

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